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martedì 12 marzo 2013

Un suggestivo viaggio tra siti archeologici e creazione di oggetti


Stupisce e affascina il progetto Pon "Archeologia e territorio" proposto presso l'Istituto di istruzione secondaria superiore "Giudici Saetta e Livatino" di Ravanusa.
Un percorso formativo che prevede 50 ore di didattica suddivise nell'arco di 16 incontri. Il progetto Pon "Archeologia e territorio" ha avuto inizio il 16 novembre e si concluderà ad aprile.
A guidare i ventidue alunni che hanno deciso di partecipare sono l'archeologa Simona Iannicelli, esperta esterno del progetto Pon "Archeologia e territorio", e la professoressa Giuseppa Cannarozzo che riveste il ruolo di tutor interno alla scuola. Gli “aspiranti archeologi” sono impegnati nell’acquisizione di nozioni relative ai siti archeologici presenti nella nostra provincia attraverso metodologie didattiche innovative ed avvincenti.
Diverse sono infatti le attività che si portano avanti all’interno di questo percorso formativo: dalle lezioni teoriche alla visione di documentari tematici, dalle attività laboratoriali con cui sono stati creati vari oggetti alle visite presso i siti archeologici di Vito Soldano a Canicattì, di Monte Saraceno a Ravanusa, di Morgantina e presso il museo di Aidone.
Molto avvincenti per gli alunni, ma anche per i docenti, risultano essere le attività di lavorazione e decorazione del das con lo scopo di riprodurre oggetti di cui si serviva l'uomo in epoche storiche antiche. La “creazione” è avvenuta, con la guida dell’archeologa Simona Iannicelli, grazie alla foggiatura a mano attraverso l’uso della tecnica di produzione detta “a colombino”, che consiste nel modellare e unire fra loro una serie di parti, con le mani umide, dal piccolo spessore e attaccarle l'uno sull'altro al di sopra di una base, lisciandole con le mani per uniformare le varie parti.
E dopo aver prodotto gli oggetti gli alunni si sono sbizzarriti a colorarli durante il laboratorio di decorazione ceramica.
I ventidue alunni che frequentano il progetto Pon "Archeologia e territorio” sono tutti delle classi seconde dell’Istituto “Giudici Saetta e Livatino”.
“È un percorso diverso dagli altri perché è molto pratico – spiega Emily, una delle alunne del corso – rappresenta qualcosa di nuovo perché non abbiamo fatto mai niente del genere e di così appassionante”. Tutti soddisfatti delle loro creazioni, frutto di un intenso ed appassionato lavoro, insegnanti e allievi esporranno al termine del progetto "Archeologia e territorio", i loro manufatti presso l'Istituto stesso.

Rossella Turco, Jessica Sanfilippo, Rosamaria Mulone, Maria Chiara Canicattì , Jasmine Bennici

Alcuni degli oggetti prodotti nel laboratorio di produzione ceramica




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