Stupisce e
affascina il progetto Pon "Archeologia e territorio" proposto presso
l'Istituto di istruzione secondaria superiore "Giudici Saetta e
Livatino" di Ravanusa.
Un percorso
formativo che prevede 50 ore di didattica suddivise nell'arco di 16 incontri.
Il progetto Pon "Archeologia e territorio" ha avuto inizio il 16 novembre
e si concluderà ad aprile.
A guidare i
ventidue alunni che hanno deciso di partecipare sono l'archeologa Simona
Iannicelli, esperta esterno del progetto Pon "Archeologia e
territorio", e la professoressa Giuseppa Cannarozzo che riveste il ruolo
di tutor interno alla scuola. Gli “aspiranti archeologi” sono impegnati nell’acquisizione
di nozioni relative ai siti archeologici presenti nella nostra provincia
attraverso metodologie didattiche innovative ed avvincenti.
Diverse
sono infatti le attività che si portano avanti all’interno di questo percorso
formativo: dalle lezioni teoriche alla visione di documentari tematici, dalle attività
laboratoriali con cui sono stati creati vari oggetti alle visite presso i siti
archeologici di Vito Soldano a Canicattì, di Monte Saraceno a Ravanusa, di
Morgantina e presso il museo di Aidone.
Molto
avvincenti per gli alunni, ma anche per i docenti, risultano essere le attività
di lavorazione e decorazione del das con lo scopo di riprodurre oggetti di cui
si serviva l'uomo in epoche storiche antiche. La “creazione” è avvenuta, con la
guida dell’archeologa Simona Iannicelli, grazie alla foggiatura a mano
attraverso l’uso della tecnica di produzione detta “a colombino”, che consiste
nel modellare e unire fra loro una serie di parti, con le mani umide, dal
piccolo spessore e attaccarle l'uno sull'altro al di sopra di una base,
lisciandole con le mani per uniformare le varie parti.
E dopo aver
prodotto gli oggetti gli alunni si sono sbizzarriti a colorarli durante il
laboratorio di decorazione ceramica.
I ventidue
alunni che frequentano il progetto Pon "Archeologia e territorio” sono
tutti delle classi seconde dell’Istituto “Giudici Saetta e Livatino”.
“È un
percorso diverso dagli altri perché è molto pratico – spiega Emily, una delle
alunne del corso – rappresenta qualcosa di nuovo perché non abbiamo fatto mai
niente del genere e di così appassionante”. Tutti soddisfatti delle loro
creazioni, frutto di un intenso ed appassionato lavoro, insegnanti e allievi
esporranno al termine del progetto "Archeologia e territorio", i loro
manufatti presso l'Istituto stesso.
Alcuni degli oggetti prodotti nel laboratorio di produzione ceramica |
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