Nel
Ventunesimo secolo la sfera che riguarda l’informazione può essere vista sempre
più come un bombardamento di notizie che
giungono nelle nostre case attraverso televisioni, radio, giornali ed internet.
Ci vengono
comunicate le più svariate novità e sta’ a noi cogliere quelle di maggior
rilievo, scartando talvolta i poco formativi gossip. Prendendo in
considerazione la veridicità di quanto comunicatoci.
Considerando
che la società odierna si spinge sempre di più verso una realtà cosmopolita, e
che quindi è divenuta un agglomerato di saperi provenienti da ogni parte del
mondo, è chiaro che le culture si stiano fondendo cercando un modo per farsi
spazio e coesistere.
Grazie
ad internet le notizie sono reperibili più facilmente e parlando di esse non
siamo molto lontani da quell’ampio concetto che concerne l’idea di cultura; sì,
perché la cultura non deve essere intesa come un sapere limitano alla
conoscenza scolastica o universitaria, quindi di tipo cattedratico, ma come un
mezzo senza il quale l’uomo non potrebbe essere reputato tale e quindi dotato
di ragione e pensiero razionale; la conoscenza è un modo per acquisire la
consapevolezza di sé stessi e degli altri e quindi il poter decidere secondo le
proprie esperienze e riflessioni.
Pensare
e difendere la propria idea, essendo talvolta pronti a cambiarla qualora non ci
rappresentasse più, non è altro che sintomo d’intelligenza e coerenza.
Purtroppo
la visione che abbiamo della politica è deformata dalla situazione presente attualmente in Italia, ma essa non è altro che
la teoria del complesso dei principi e delle attività che regolano la vita
civile di una realtà organizzata.
Far
politica è affermare, quanto più democraticamente il proprio pensiero, cercando
approvazioni e accogliendo consigli e strategie.
Credo
che gli individui, fino a raggiungere la totalità sociale, non possano far a
meno del sapere culturale, di qualunque genere sia esso.
La
cultura è confronto, è discussione mediata prima ancora che dalle idee dal
rispetto per la diversità di pensiero; e tutto quello che confluisce nella
civile e sana conversazione è far politica, poiché essa rappresenta lo spirito
d’intermediazione tra sé e l’altro da sé.
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