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giovedì 14 marzo 2013

Monte Saraceno: un tesoro da rivalutare


Monte Saraceno è stato per Ravanusa la forza del suo passato, perché è proprio da esso che il nostro paese trae le sue origini. Chiamato impropriamente “Monte” ha un’altitudine di 398 metri sul livello del mare; con la sua posizione domina, da una parte, la stupenda valle del fiume Salso e dall’altra l’abitato di Ravanusa, dal quale dista da poco più di un chilometro e sembra posto lì per proteggerla paternamente: difatti per ciascun ravanusano è simbolo della propria terra.
Resti di un insediamento su Monte Saraceno
Abitato fino al X secolo a.C. dai Sicani, una popolazione indigena, fu colonizzato dai Greci, di cui conserva tipici elementi urbanistici. La scoperta di questi importantissimi reperti, iniziò nel 1928 ed è continuata fino ai nostri giorni, con la scoperta di una bellissima piscina greca.
Su Monte Saraceno troviamo anche resti del popolo arabo che lo abitò dall’829 e da cui prende il nome.
Nel 1086 arrivarono i Normanni che guidati dal grande Conte Ruggero, attaccarono la fortezza Saracena, ma non fu una facile conquista. La guerra cominciò nel periodo estivo, cioè nel periodo più caldo dell’anno, i combattimenti si protrassero per diversi giorni e accadde che le truppe di Ruggero finirono le scorte dell’acqua, così la stanchezza, l’afa irrespirabile e la sete sfinirono i soldati Normanni. A questo punto il Conte Ruggero pregò la Madonna che intervenne facendo sgorgare ai piedi di un albero di fico una freschissima acqua che dissetò i soldati: avvenne così il miracolo della “Madonna del fico”, solo in quel modo i Normanni riuscirono a sopraffare le forze Arabe.
I reperti trovati sul Monte, sono conservati nel museo archeologico di Ravanusa. Da circa due anni è stato aperto sul Monte Saraceno un parco archeologico; ma nonostante ciò Monte Saraceno non è ancora valorizzato appieno, infatti tanti cittadini ravanusani non sono ancora saliti sul nostro magnifico Monte.
Affinché lo splendido Monte Saraceno possa essere valorizzato fino in fondo è necessario che quanta più gente possibile lo vada visitare, sia turisti ma anche, e soprattutto, i nostri concittadini; in questo modo si potrà far conoscere, fuori dalla nostra cittadina, Monte Saraceno che rappresenta un bene di inestimabile valore storico e culturale, patrimonio dell’umanità.

Salvatore Aronica

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