Con
l’avvento di internet e delle nuove tecnologie informatiche si sono diffuse
anche nuove forme di dipendenza non legate all’assunzione di droghe legali
(alcol e tabacco) e illegali (sostanze stupefacenti), ma a comportamenti
deleteri come giocare d'azzardo o utilizzare strumenti senza i quali
l'esistenza sembra diventare priva di significato.
Nella
classifica, al primo posto il gioco d’azzardo on-line, indicato soprattutto dai
più giovani, seguiti poi dai “tradizionali” videogiochi, dal computer, dalla TV
e dai cellulari.

L'8 per
cento dei bambini tra i 7 e gli 11 anni gioca a soldi on-line. I maschi sono i
più a rischio dipendenza e, in generale, a un adolescente su quattro
(25,2 per cento) capita a volte di perdere tutti i soldi a disposizione. Il 7,8
per cento al Videopoker, il 6,9 per cento alle Slot machine. Sul web prediligono
l'ambito delle scommesse sportive (scelte dal 20,5 per cento).

Un altro
tasto dolente della gioventù di oggi, purtroppo, è l’assunzione di bevande
alcoliche, da non trascurare, infatti il 64 per cento dei ragazzi italiani, tra
i 12 e i 18 anni, bevono alcolici. Iniziano a bere soprattutto nel periodo
della scuola media: è così per il 65,7 per cento dei ragazzi più giovani (12-15
anni) e per il 44,1 per cento dei più grandi, il 46,2 per cento dei quali ha
dichiarato di aver bevuto alcolici la prima volta dopo i 15 anni.
Un
preoccupante 21,1 per cento ha addirittura meno di 11 anni quando assume la
prima bevanda alcolica. Il 60 per cento dei ragazzi tra i 16 e i 18 anni
preferiscono cocktail e aperitivi, seguiti dalla birra (58,9 per cento), dai
superalcolici (46,4 per cento), dagli 'shottini' (41,3 per cento) e infine dal
vino (31,7 per cento).
Dati questi
che devono essere correlati alla nascita ed allo sviluppo del “binge
drinking”, cioè l'assunzione di 5 o più bevande alcoliche in un
intervallo di tempo piuttosto breve. Per i giovani vittime del “binge
drinking” non è importante il tipo di sostanza che viene ingerita né
l'eventuale dipendenza alcolica: lo scopo principale e unico di queste “abbuffate
alcoliche” è l’ubriacatura immediata e la conseguente perdita di
controllo.
Tanja D’Angelo, Emanuel Borzellino