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giovedì 31 gennaio 2013

Moda fa rima con consumismo. Ora la tv impone


La moda è la tendenza dell'uomo ad apparire; un meccanismo di imitazione e, talvolta, di distinzione dagli altri individui.
Oggi la moda influisce principalmente sugli adolescenti; i ragazzi infatti dovendo ancora acquisire autostima e certezze, si rifugiano nel modo di vestire per nascondere determinate insicurezze e paure. Tuttavia, a dettare i canoni della moda, sempre più spesso, non sono gli stilisti ma i personaggi famosi proposti nei programmi televisivi che lanciando mode e tendenze diffondono spesso un messaggio negativo. Tutto oggi infatti sembra nascere dal bisogno di vendere e fare denaro: il consumismo.
Mentre l'uomo sente l'esigenza di coprirsi con le pelli degli animali o con altri materiali di fortuna già nella Preistoria. Le prime variazioni si riscontrano alla fine del Medioevo, con un processo di diversificazione tra l'abbigliamento maschile e quello femminile, ed a seconda del ceto sociale. Nell'Ottocento nascono i primi atelier dove si producono abiti sofisticati e, soprattutto, legati al mondo femminile. Dopo la Prima guerra mondiale le donne cominciano a desiderare abiti sempre più semplici e pratici, attuando dei veri e propri sconvolgimenti, come accorciare le gonne o indossare pantaloni. Fra gli anni Sessanta e gli Ottanta si verifica il “boom stilistico”: si diffonde l'abbigliamento sportivo per entrambi i sessi, con l'uso intenso di blue-jeans, giacche di pelle e maglioni spesso indossati da personaggi famosi, come Elvis Presley o Marlon Brando.

Carla Lauricella Ninotta IIIª D, Miriam Martoriello IIIª D

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